Cos'è alcesti euripide?

Alcesti di Euripide

Alcesti è una tragedia scritta dal drammaturgo greco Euripide, rappresentata per la prima volta nel 438 a.C. come quarta opera di una tetralogia, insieme a Cresfonte, Telefo e al dramma satiresco Alcmeone a Psofide. È un'opera complessa, che mescola elementi tragici e comici, spesso definita "tragedia satiresca" a causa del suo tono inusuale e del lieto fine.

La trama ruota attorno al tema del sacrificio e dell'amore coniugale. Alcesti, moglie del re Admeto di Fere, si offre volontaria di morire al suo posto, in quanto Apollo aveva ottenuto dalle Moire la possibilità di evitare la morte prematura di Admeto, a condizione che qualcun altro si offrisse di morire al suo posto.

I personaggi principali sono:

  • Admeto: Re di Fere, marito di Alcesti, inizialmente egoista e riluttante ad accettare il sacrificio della moglie.
  • Alcesti: Moglie di Admeto, simbolo di amore e sacrificio, che si offre di morire per salvare il marito.
  • Eracle: L'eroe greco, ospite di Admeto, che interviene per salvare Alcesti dagli inferi.
  • Apollo: Dio che intercede per Admeto e ottiene la possibilità di evitare la sua morte.
  • Thanatos: La Morte, personificazione della morte, che viene ingannata da Apollo e poi affrontata da Eracle.

Temi principali:

  • Amore%20coniugale: L'opera esplora la profondità e i limiti dell'amore tra marito e moglie, mettendo in discussione la vera natura del sacrificio.
  • Egoismo: Il comportamento di Admeto, inizialmente disposto ad accettare il sacrificio della moglie, solleva interrogativi sull'egoismo umano.
  • Morte%20e%20immortalità: La possibilità di sfuggire alla morte e le conseguenze di tale atto sono temi centrali dell'opera.
  • Xenia: Il concetto di ospitalità è evidenziato attraverso l'arrivo di Eracle e la sua successiva azione salvifica.

La catarsi dell'opera è ambigua e dibattuta. Sebbene Alcesti venga riportata in vita, il dramma solleva complesse questioni morali sulla natura del sacrificio, dell'amore e dell'egoismo. L'intervento di Eracle, spesso visto come deus ex machina, garantisce un lieto fine ma non risolve completamente le contraddizioni e le ambiguità dell'opera.